• Pubblicata il 11/10/2006
• Autore: Spa

..cagna - Friuli Venezia Giulia Trasgressiva

…..attendo alcuni istanti e dal citofono risponde la sua voce, leggermente alterata dall’apparecchio che nasconde quasi un tono di incertezza.

sono io…..dico
silenzio
la serratura ronza ed il portone si apre
entro rapido… diretto .. conosco … l’ambiente ..nulla che possa attrarre l’attenzione, un palazzo anonimo, mal frequentato ed abitato, ricoperto di panni stesi
l’entrata si perde in corridoi simili a cunicoli con la luce che si perde subito dietro l’angolo.

sò dove andare..destra, ascensore, 5° piano, destra.
vedo già la porta socchiusa mentre i miei passi creano un’eco nel corridoio infestato di porte malmesse

…. spingo la porta.. lei è davanti a me …. mi guarda ….mi guarda negli occhi… forse una frazione di troppo…poi abbassa lo sguardo.

non sono cazzi suoi … dove sono, dove vado…perché non la chiamo…, chi voglio chiavare prima di lei…….
lo sa
ma a volte dimentica… una frazione di troppo…una domanda implicita

mi avvicino…le sono addosso..fisso il suo viso e le sue palpebre abbassate.
ora ha capito.
le sono così vicino che sente il mio alito..il mio calore, le impongo la mia presenza ed assaporo il suo odore…
le passo la sinistra sulla nuca raccogliendo i capelli neri nel palmo..stringo, sussurrandole all’orecchio “..voltati…troia..”
è docile.. fin troppo
l’entrata è piccola, lo spazio angusto, è già contro la parete, il viso appoggiato di traverso che guarda verso la porta, ha le braccia leggermente aperte… le mani appoggiate al muro.. i muscoli tesi come per respingermi… istinto..

le unghie smaltate di rosso staccano sulla parete bianca…
indossa una semplice camicetta bianca …ed una gonna a portafoglio grigia gessata con una cinta sottile di cuoio nero, i miei occhi scendono a controllare se porta calze…no certo.. ed ammirare i sottili stiletti dei suoi sandali legati alle caviglie…
…. è il suo stile …è il suo costume di scena…

l’eccitazione che ho coltivato nel tempo necessario a raggiungere il suo appartamento è già montata in me…
l’odore ormai familiare del palazzo, ..familiare…non gradevole, il tempo in ascensore, il profumo da poco del suo appartamento, ciò che ho immaginato di farle
tutto ha contribuito a montare l’onda di adrenalina che ora sento percorrermi la schiena…

l’onda passa….e so che tornerà …ho tempo … ed ho il mio giocattolo


indugio con lo sguardo sulle sue gambe, rimango sempre affascinato dalla visione, costruita con cura, dei suoi piedi inarcati dai tacchi alti dei sandali …. le dita dei piedi, con le unghie smaltate di rosso , leggermente compresse e sbiancate dallo sforzo… le sue caviglie ed i muscoli tesi….i polpacci lisci e sodi….le lunghe cosce..

lei conosce le mie preferenze e mi asseconda…. sa bene che le conviene.

mi avvicino… premo su di lei con il petto… con l‘inguine… i tacchi la slanciano ed io mi insinuo sotto di lei…. le mie gambe premono sulle sue cosce forzandola ad allargarsi ad aprirsi….e costretta a salire sulle punte …a tendere i muscoli ….. carica il peso sulle punte delle dita… il cuoio scricciola….

Il mio petto premuto sulla sua schiena la schiaccia e l’opprime.. sento il respiro farsi veloce … i suoi seni già stretti dal reggiseno sono ora appiattiti contro la parete… ansima si muove impercettibilmente ma non osa resistere…

“….cagna…sei come una cagna che scodinzola alla vista del guinzaglio…. vederti così troia inizia a stancarmi…. chiavarti così mi annoia… forse dovrei passarti a Giulio…farti inculare da lui …. da lui e dal suo cane…”

apre gli occhi ….socchiusi ansima… le strappo la cinta e la gonna chiusa da un solo automatico fruscia a terra… una spinta del bacino e la sbatto al muro…un colpo secco…che produce un suono sordo…

un viso alla porta socchiusa… un ragazzo che passa nel corridoio e rimane incantato a vedere la scena …. attirato dalle voci….ispirato dal rumore… abbagliato dai faretti alogeni…
so che lo stà guardando … immagino il suo viso minuto ed affilato ….il suo sguardo implorante … “salvami…… chiavami”

fissandolo le dico “ in ginocchio troia…” e la mia mano scatta con i suoi capelli stretti nel pugno…. il movimento è veloce… violento… perde l’equilibrio sui tacchi che suonano sul pavimento… scivola e cade sulle ginocchia.. la schiena alla parete…apre gli occhi con una smorfia di dolore… quasi un sorriso le attraversa il viso… ma non le lascio il tempo… ho già il cazzo in mano … lo appoggio alle labbra e spingo… scivolo sulle labbra … si apre…ed affondo…

entro ed esco… due colpi… la sua testa è già contro la parete… non ha via di scampo, alza le mani per istinto..le intercetto le stringo i polsi e le blocco sulla parete…. le sono sopra… la domino con il mio corpo …. con il mio cazzo nella sua bocca…. spingo a fondo .. mi ritraggo… affondo e vedo il suo viso contorcersi… un conato..esco…lo prendo in mano e glielo sbatto in faccia… due tre volte con violenza… le dico “ …non fare la troia… succhia… ingoialo fino in fondo..fino alle palle..” affondo e la blocco contro la parete..
quardo oltre la porta e mentre sento il rumore del suo respiro forzato attraverso il naso ed il conato che le sale dalla gola…. chiudo la porta …. Iniziamo….

voglio che lo tenga in bocca.. tutto.. voglio sentire la sua gola..le sue labbra sulla mia radice.. “ leccami le palle cagna” …” leccami troia…non mi fare incazzare”.. .con una mano le tengo i polsi alti contro la parete… con l’altra entro nella camicetta…. nel reggiseno e le stingo i capezzoli…. una due volte…


è in ginoccchio… le gambe nude.. le punte dei piedi a terra con i tacchi che puntano sulla parete… una parete segnata da tempo… mi piace prenderla lì… iniziare lì.. la schiaffeggio di nuovo con il mio cazzo in mano… lo spingo sulle sue labbra…. una lunga striscia di rossetto le attraversa ora la guancia…

entro ed esco … esco ed affondo … passano i secondi e lei sbuffa aria e saliva… la sua camicetta è bagnata e sporca di rossetto… il suo petto sudato… nello spazio angusto si avverte l’odore del suo sesso

“ brava cagna…. apri la bocca….. leccami le palle…prendile in bocca avanti… scendi …. leccami il culo….”
“succhiacazzi… apri la bocca… fammi vedere la lingua… “ la guardo negli occhi e le sputo in faccia …in bocca….” “ troia del cazzo….ne hai bisogno vero? …andiamo …. ”

la riprendo per i capelli e la trascino verso il bagno… le mani sul pavimento…. cammina a quattro zampe…. le ginocchia producono una serie di colpi sordi seguiti dal rumore delle punte dei sandali che strisciano sul parquet scuro… lascia una scia di saliva che si deposita a terra pendendo dal suo mento…

ansima … e le esce un suono … quasi un “no” ..quasi.. è più un “??hhhoooo” …la trascino per il corridoio entro in bagno … la tiro…. la spingo… la constringo con il petto sul water e la testa nella tazza…. con la sinistra la tengo con la destra le schiaffeggio forte il culo … più volte… il suono pieno dell mia mano sul suo culo rimbomba nella stanza… colpisco la sua coscia già rossa…. le punte dei suoi piedi sbattono a terra… si tende i muscoli si contraggono…
le tiro giù il tanga…. “ allarga troia…..” e colpisco “ allarga …. troia non farmi incazzare….allarga” ….colpisco più forte lei si lascia andare …

con la sinistra obbligo il suo viso nella tazza con la destra stringo il cazzo alla radice lo appoggio sul buco del culo e spingo….. lentamente … con costanza…
entro…piano.. poco a poco… lei mugola e la tazza distorce il suono del suo lamento…” zitta… stai zitta….” Sono dentro…tutto…lo muovo leggermente e spingo per ingrossarlo.. sento le pareti del suo culo intorno al mio cazzo… esco leggermente e sputo nell’incavo delle sue cosce… lo sputo scende e mi bagna il l’uccello… spingo ..entro ed esco … sputo poi tre quattro colpi forti… urla…
“ urla pure troia…urla…” colpi veloci… la mano che la tiene bloccata con la faccia nella tazza… vedo solo la sua nuca sobbalzare… vedo la sua nuca e sento la sua voce…. “ rottainculo….troia …..arriva troia arriva…. “ colpi veloci colpi a fondo….spinge verso di me …pianta i piedi a terra tende le gambe si irrigidisce ma sono dentro di lei e continuo ad incularla… glielo spingo nel culo la sbatto con una serie di colpi che rompono i ritmo del suo respiro che vincono la sua resistenza….

le lascio la testa che scende quasi a sfiorare il piscio nella tazza… si è abbandonata… le colpisco le natiche con forza… le prendo le braccia per i polsi e la tiro a me… la sua schiena si inarca e la sbatto con nuova forza… rantola… ed i suoi capelli bruni… si muovono al ritmo dei miei colpi….. “ ti stò inculando cagna… senti il mio cazzo … lo senti nel tuo culo da troia….. cazzo sei quasi troppo larga a forza di incularti….” “ troia…con i tuoi vestiti firmati …i tuoi sandali sexy cagna del cazzo.. lo senti? Ti ho vista per strada … sembri veramente una … fica… ma sei una cagna …una troia succhiacazzi… sei solo un buco da inculare…..cazzo… non vali il mio sperma…. “ mi ritraggo… esco … ansimo … la guardo dall’alto … accasciata sul water… il filo del tanga che le lega ancora le gambe… il fondoschiana sudato…

sono in cucina e mi bevo una tonica…. mi spoglio

sento nel bagno il rumore che fa alzandosi… le ginocchia lasciano il pavimento e i tacchi dei sandali inziano a suonare…..

amo il suono dei tacchi alti sul pavimento… amo il loro ticchettio…

le sono dietro quando passa davanti al salotto… le passo il braccio intorno al collo e stringo…. “ dove cazzo vai cagna…. “ le stringo intorno al collo la sottile cintura di pelle nera che le ho sfilato da poco… ha un buco particolare che ho richiesto al commesso…. le vene del collo si ingrossano solo un po’ ed il viso si colora….

la guido al guinzaglio nel salotto… la colpisco alle cosce e la faccio stendere sulla schiena sul divano…. il viso verso di me…..le apro la camicetta…. le tolgo il reggiseno…. mi chino su di lei e faccio scendere della bava nella sua bocca aperta… “brava cagna…..ingoia….” le strizzo i capezzoli con forza ….. sussulta… apre la bocca e le sbatto dentro il cazzo “ ecco …succhia piccola cagna succhiami il cazzo….” entro ed esco… le mani sulla sua gola a premere per sentire il mio cazzo che si muove.. “ ingoia troia prendilo…” entro ed esco … esco e ed il mio cazzo spande sul suo viso una scia di bava… la scopo in gola….
“ succhiami le palle… dai cagna apri…. “ mi siedo sul suo viso sento il suo naso vicino al mio buco del culo…. “ lecca troia leccami il culo…” sento la sua lingua che si insinua.. spinge… lecca torna alle palle e riparte…. “ infila la lingua troia..troia lecca …. “ le strizzo i capezzoli….
I suoi piedi sono sullo schienale del divano… le sue gambe si dimenano ..come a volermi spingere via… le sue mani toccano il suo sesso… “ che cagna ipocrita che sei…. “ allontano le sue mani e schiaffeggio il suo sesso… con forza…. le colpisco il ventre a mano aperta…. si dimena

“ cazzo vuoi fare?… vuoi godere ?….troia succhiacazzi… leccami il culo…. leccami a dovere o ti giuro che ti abbandono in una strada di africani….”

lo vedo che è eccitata…. che troia… del cazzo, una troia nata….una cagna in calore… ipocrita ed egoista….

le lego il capo della cinta libera alla radice dei coglioni gonfi di sperma….. le prendo il cazzo in mano e lo colpisco…. una … due volte… alla terza già sborra… un fiotto bianco veloce che si spande sul divano… poi tanti schizzi sul ventre e le cosce…

…… sento la sua lingua, nel mio culo…, percorsa da un fremito…..

la mia cagna…

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