• Pubblicata il
  • Autore: Mario
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Paola - continuazione - Friuli Venezia Giulia Trasgressiva

Dopo aver fatto (finalmente) l’amore con la signora Paola, mi sento al settimo cielo. Erano anni che l’avevo nella testa, che la desideravo. Quella donna mi aveva sempre arrapato, fin dal primo momento.
Quello che colpisce di lei, oltre al fisico, ai capelli biondi lisci, lunghi fin sulla spalle e agli occhi azzurri, è il suo portamento. Ogni volta che la vedo la prima cosa che mi sovviene è: “se fai l’amore come cammini, cammino con te…”.
Ricordo che una volta stavo parlando con il marito della custode nell’androne del condominio dove si abitava, quando ad un certo punto è passata la signora Paola. Era il mese di luglio. Lei era vestita di nero: la camicetta sbottonata lasciava intravedere il reggiseno e quello che conteneva. La gonna corta e il suo passo facevano il resto… l’avrei scopata sui due piedi, anche lì, davanti a tutti. E vi assicuro che lo ha fatto drizzare ben bene anche all’ometto della portinaia, a giudicare da come la ha salutata quasi balbettando.
Quando la incontravo in ascensore dovevo trattenermi: più di una volta l’avrei impalata seduta stante.
Il culmine dell’infatuazione per Paola lo raggiunsi quella volta che dalla mia finestra al piano inferiore la vidi sul suo balcone in vestaglia, con i capelli bagnati e, come ebbi modo di constatare assai bene, senza mutande. Quella volta ero solo in casa e meno male perché dovetti assolutamente masturbarmi subito per lei, la qual cosa si ripeté molte altre volte. Non mi vergogno ad ammettere che ho versato fiumi di sperma per la signora Paola, prima di riuscire a scoparla. E quella volta son dovuto stare attento a non venire troppo in fretta, per non deluderla. Ma contavo di rifarmi ben presto.

Tornando a noi, il giorno dopo l’amore con Paola, le mando un mazzo di fiori: 5 rose rosse “extra”, senza alcun biglietto. Tanto avrebbe capito.
Per un mese non la chiamo. Poi, dopo un paio di tentativi, la rintraccio al telefono.
Paola fa la consulente per le aziende, per cui le capita di effettuare trasferte, magari anche per qualche giorno e per questo può anche essere assente da casa.
Quando la trovo al telefono mi dice che per quel pomeriggio sarebbe rimasta in casa, ma che è occupata, ha da fare.
Non me ne importa se ha da fare. Sento che non posso più fare a meno di possederla nuovamente. Devo toccarla, vedermela nuda sotto di me, limonarla, fondermi con lei, chiavarla. Per questo mi reco ugualmente da lei. Già durante la strada ho in cazzo in tiro e mi sento tutto in fermento.

Arrivo. Paola mi dice che ha da fare (ma a me non sembra), poi attacca a dire che l’altra volta per lei è stato un momento di debolezza, che dopo la scomparsa del marito, qualche anno prima, non aveva più avuto intimità con un uomo.
Ad un certo punto le chiedo se può preparare un caffè. Quando sta per accingersi a versarlo nelle tazzine, le arrivo dietro, le poso le mie mani sulle spalle. Lei si gira con uno sguardo strano. La abbraccio e la bacio con forza. Forse ha un attimo di indecisione, o vuole darlo a intendere, ma poi si lascia andare.

Siamo entrambi coinvolti in una spirale di passione.
Dopo qualche minuto finiamo nudi nel suo letto.
Questa volta l’amplesso è meno “meccanico” della prima volta. Lei si concede con maggiore naturalezza.
Ci trastulliamo in un petting prolungato.
Quando mi sembra pronta mi porto decisamente sopra di lei. Da come apre le gambe a da come mi offre la sua vagina si capisce che non ne può più dalla voglia di darmela, di farsi scopare all’infinito.
Il primo contatto della figa con il glande è paradisiaco.
Comincio a penetrarla piano piano. Glielo infilo tutto e comincio a pomparla con delicatezza. Poi aumento il ritmo sempre di più fino a sbatterla con violenza. Glielo sfilo e glielo reinfilo.
La sento assecondare i colpi del mio cazzo. Si muove come una pazza, sempre di più.
La figa di Paola è calda, scivolosa, e piuttosto stretta. Il mio cazzo è come un pistone che si muove senza tregua.
Mi sento come bloccato tra le forti cosce di Paola, ma mi sento anche potentissimo e maschio allo stesso tempo. Come non mi era mai capitato.
Mentre scopiamo guardo il viso di Paola. Rimango affascinato da come lei ha perso ogni controllo. Il suo viso è in estasi pura, sempre più profonda, pronta ad esplodere. Ed infatti esplode. Mentre all'inizio le sue spinte erano regolari e moderate, ora sono selvagge e incontrollate. Il suo viso esprime il piacere che sta provando. Le sue notevoli tette si scuotono.
Ad un certo punto i nostri corpi sono come preda di convulsioni. Paola geme sempre più forte e mentre sente il mio cazzo pompare dentro di lei lo sperma a ondate, si abbandona al piacere che ci stiamo regalando. Veniamo insieme, aggrappandoci l'uno all'altra, incastrando i nostri corpi senza pudore. Alla fine rimaniamo abbracciati come due innamorati.

Dopo un po’ il mio membro è di nuovo pronto anche perché lei lo accarezza. Allora la fisso negli occhi e la bacio con passione, quindi, lentamente, le scivolo di nuovo dentro. Sento che il mio cazzo è come risucchiato dalla sua vagina. Paola accompagna la mia azione con un lungo sospiro di piacere.
Ad ogni mio colpo, scandito da un urlo di godimento di entrambi, sento il suo piacere crescere, il che fa aumentare il mio.
Le mani di entrambi sono ovunque, i corpi sudati si muovono armoniosamente.
Ad un certo punto la sento stringere le sue gambe su di me, tirare un lungo sospiro e fare come per rilassarsi. In quel momento mi rendo conto che la nostra resistenza è arrivata al limite e finalmente rovescio tutto il mio seme dentro di lei.
Rimaniamo sdraiati l'uno accanto all'altra ancora per un pò di tempo, baciandoci e abbracciandoci continuamente.

Il solo ricordo del suo corpo oscillante ritmicamente sotto i miei colpi me lo farà drizzare anche nei giorni successivi.
Paola ha un seno abbondante e assai gradevole che impone di essere baciato e leccato e i suoi capezzoloni turgidi e dall’aureola sensuale, di essere succhiati. Essendo solo al secondo incontro amoroso mi sono trattenuto, ma in futuro voglio proprio metterle il mio pene tra le sue tettone.


Dopo alcune settimane...

Ormai la relazione con la signora Paola si è consolidata. Siamo amanti. Ci troviamo da lei almeno una volta la settimana.
Paola è fantastica. È sempre pronta al rapporto sessuale e all’orgasmo. È priva dell’ansia da prestazione tipica delle donne più giovani. Si concede senza riserve, si fa penetrare a fondo e con forza, si fa inondare la vagina e l’utero di sperma. Gode senza ritegno e io non ho mai goduto tanto come con lei. Quando faccio l’amore con lei mi sento letteralmente risucchiato nella sua vagina.

Purtroppo a causa degli impegni di uno o dell’altro, abbiamo sempre poco tempo. Con questo certe volte lei mi fa qualche sorpresa gradita, tipo farsi trovare nuda, coperta solo dalla vestaglia (la stessa di quella volta…) e con i capelli umidi, oppure indossa delle autoreggenti a rete con riga che mi fanno restare senza fiato.

Io sono sempre pronto a possederla e lei a farsi infilare il mio randello duro nella sua figa vogliosa ed umida. Non facciamo cose particolari tipo sesso anale o orale. Facciamo parecchi preliminari, poi lei si stende e apre le gambe, munifica come sempre, offrendomi la sua figa. Io la penetro lentamente, ma con decisione. Lei vuole sempre tutto il mio cazzo e mi sollecita con movimenti del bacino a prenderla tutta, fino in fondo.
La scopo, limonandola e dicendole frasi ora galanti e ora sconce, che aumentano il suo desiderio ed anche il mio. Paola si è abituata a godere sempre senza ritegno, come una cagna in calore. Il culmine lo raggiunge quando capisce che le sto riversando tutto il mio sperma dentro la sua caverna, a quel punto ormai dilatatissima e fradicia.

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28/02/2012 14:00

cara Paulaio vorrei sentirti per telefono ma iltuo n. non lo trovato un bacio sulla figa Angelo

26/10/2006 23:15

ciro la schiocca

lo so cosa è il neologismo è il to culo che non si mangia perche fa schifo al cesso, non si compra perche tu lo dai gratis a tutti i cazzi, e non si rompe perche è talmente rotto che nemmeno nello scasso si puo mettere

26/10/2006 12:08

martin

...e comunque non sai cosa è un neologismo! dai cirino la puzzola, ti dò un aiutino: non si mangia, non si compra, non si rompe

25/10/2006 15:04

ciro la schiocca

il neologismo ficcatelo in quel culo rotto e spaccato che hai dai troppi cazzi che hai preso

24/02/2007 18:19

SteeL

se la faceva tutto il paese

24/02/2007 18:17

SteeL

secondo me se la fotteva mezzo paese

23/10/2006 19:32

martin

ma neanche copiare sei capace, mio povero cirino la puzzola! N E O L O G I S M O si scrive, ignorantello! (nel senso che ignori, ovviamente)

22/10/2006 01:34

ciro la schiocca

martin io so solo una cosa che sei un gran frocio rotto in culo e quindi nella vita non vali niente sei un pezzente ricchione con le pacche aperte .............ma hai anche il coraggio di parlare culattone non ti fai schifo quando puzzi di sborra che ti schizzano addosso? scrivi nelogismo ... ma impara prima ad andare a donne se ci riesci ma ormai con il culo spaccato che ti trovi solo i cazzi puoi continuare a prendere

21/10/2006 16:36

martin

povero, povero cirino, analfabeta minidotato e deriso da tutti, ....eh mà se fai così poi ti fai proprio notare che sei un ignorantello, mentre se taci si vede solo che sei un minorato e riesci a far solo pena e non schifo.................ma lo sai o no cosa è un neologismo?

21/10/2006 13:52

ciro la schiocca

martin ficcatelo in culo il neologismo e poi cagalo per bocca

20/10/2006 12:39

lisa

manuela do sta sto uccello migratore ne!!!

20/10/2006 10:44

manuela

per uccellomigratore: sei proprio un cretino, anzi, SEI PROPRIO UN C R E T I N O

17/10/2006 10:33

martin

evvai, grande Cirino, grazie mille caspita, nessuno mai aveva inventato un neologismo solo per me! ....ops....scusa...ma, sai cosa significa neologismo?

15/10/2006 01:20

ciro la schiocca

martin sei un chiochiero con il culo rotto

13/10/2006 21:38

lisa

pompi hai fatto due marono ..non ti sifila nessuno mache sei ritardato oltre che a frocio boooo

13/10/2006 21:33

lisa

madooo ma quando vi ci mettete siete tremendi miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii le risate che mi sto a fa

13/10/2006 18:42

Il Dandi

Che nobiluomo...... "la sua caverna" "gode come una cagna in calore"..... ma chi è il tuo catechista, piero angela?

13/10/2006 18:23

UCCELLOMIGRATORE

ANCHE IO ME LA SONO TROMBATA MA CON ME GODEVA COME UN TACCHINO.

13/10/2006 14:09

lisa

PERO QUANDO C`É L`AMORE HAHAHAAHAHAHAH SI DIVENTA CAGNE AHAHAHAHAHAHHMA QUANTE STRONZATE MI CAPITA DI LEGGERE QUI ...TATTO ZEROO PROPIO ...COMPLIMENTI MARIO SEI UN GENTIL`UOMO...PROPIO!!!

13/10/2006 11:42

martin

Mario ti avevo già espresso simpatia nell'altro racconto e te l'ho rinnovata fino alla penultima frase....ne hai persa molta dicendo "gode come una cagna in calore" di una persona della quale sei l'amante e con la quale fai l'amore.

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